“Aleramici” è un romanzo storico, che inizia poco prima dell’anno mille. Racconta di vite che si intrecciano nel corso di diverse generazioni, plasmate, ognuna, da un’epoca e da un concorrere di eventi, che hanno obbligato a scelte azzardate, scontate, giuste o sbagliate, per quanto nella Storia il giusto o sbagliato non esistano.
Aleramici racconta di una terra resa fiera dai suoi abitanti: dai suoi nobili e dai suoi contadini, dagli artigiani, dagli strozzini, dai frati e dai saltimbanchi, dai pellegrini e dai farabutti. Aleramici è la storia di tutto un popolo che ha abitato il Monferrato, lo ha vissuto, lo ha ridipinto, lo ha bagnato del proprio sangue. Ci si può limitare a descriverlo come filari di viti dai tralci in controluce al tramonto, oppure tentare di andare alle radici di quelle viti, assaggiarne la terra, tenerne in mano le zolle calde; decidere se si tratti di sola terra o della storia delle vite di chi ci ha preceduti.