Quando uno dei migliori agenti letterari di Londra viene trovato morto in seguito alla caduta dalla finestra del suo ufficio, l’ispettore capo Bill Slider viene messo sotto pressione dal comandante del distretto affinché dimostri che si è trattato di una morte accidentale. Ma, nel corso delle indagini, Slider e la sua squadra, dal passato del garbato e potente Ed Wiseman, portano alla luce una serie di segreti: una moglie amareggiata, un’amante messa in disparte, un futuro autore frustrato, un ex dipendente insoddisfatto. In molti sembrano avere un motivo per serbare rancore nei confronti del compianto agente. Ma chi poteva essere tanto furioso da ucciderlo? Le piste si ingarbugliano e portano solo a ulteriori domande. Ad aggiungere mistero contribuisce la sfuggevole Calliope Hunt. Chi è? E qual è il suo legame nella catena degli eventi?
Cynthia Harrod-Eagles
nasce a Shepherd Bush, Londra. Ha scritto il suo primo romanzo quando ancora era all’università e nel 1972 ha vinto il Premio per Giovani Scrittori con Il Gioco dell’Attesa. Sono seguiti vari lavori in ambito commerciale, da direttore alle vendite per la Coca Cola ad Edimburgo fino a capo del reparto pensioni per la BBC a Londra. Scriveva nei fine settimana e di sera.
Nel 1979, con la nascita de “La dinastia Morland” diventa finalmente scrittrice a tempo pieno. La serie doveva essere inizialmente composta da dodici volumi ma l’inatteso successo ne ha portato la stesura a trentacinque.
Nel 1993, vince lo RNA Romanzo dell’Anno con Emily, il terzo romanzo della “saga Kirov”, una trilogia ambientata nella Russia del diciannovesimo secolo e inizia a scrivere la tanto acclamata serie internazionale de “I Misteri di Bill Slider”.
Sono davvero felice che Golem Edizioni abbia deciso di tradurre e pubblicare il mio romanzo giallo Headlong, che ha come protagonista l’ispettore capo Bill Slider. Trovo fantastico che anche l’Italia possa finalmente fare la conoscenza di Bill e sono certa che i lettori italiani, con il loro ben noto calore e senso dell’umorismo, lo ameranno. Mi auguro che questo sia l’inizio di una collaborazione lunga e felice che darà modo di far conoscere nel tempo ai lettori la serie completa dei romanzi “gialli” di Bill Slider.