Sono le mani a guidarci e non lo fanno indicando con sicurezza, afferrando con decisione, accarezzando con sensibilità ma mostrando nella loro tensione muscolare un dinamismo che si ritrova nelle parole soffocate e non dette, nei tessuti che fanno intravedere quanto vorrebbero coprire, in quegli occhi spalancati che emergono improvvisi, non si sa se più spaventati o spaventosi.