Forte, ironico, tagliente
Ad Hayal non esiste criminalità, il clima è mite tutto l’anno e si vive nel benessere. In una primavera da principio come tutte le altre, la pace sociale viene però scossa dal primo delitto a sfondo sessuale della storia cittadina. Il comitato civico, massima istituzione politica di Hayal, entra in conflitto col procuratore di giustizia, considerato troppo arrendevole. Purtroppo altri delitti seguiranno, nel mezzo dell’estate più calda di sempre e in un autunno mai così rigido. La storia personale del procuratore, nel rapporto con la moglie, con l’amico di una vita e con la collettività tutta, s’intreccia alla parabola discendente di Hayal, verso un decadimento che sembra non avere fine.
Un romanzo forte e ironico al contempo, pervaso da una vena caricaturale capace di trattare con tagliente originalità temi come politica e giustizia, ma anche amore e amicizia.