La scatola di Krumiri è una sorta di macchina del tempo fatta di speranze, musica, incontri che cercano di legare il passato con il futuro, valorizzando quanto ricevuto e con un sottile ottimismo, credendo nelle nuove generazioni. Proseguendo tra l’onirico, la fantasia e la realtà, attraversa il primo decennio degli anni 2000, riprendendo quel viaggio nel tempo di una generazione che ha abbandonato lo zaino dell’adolescenza, raccontata nel primo volume Pala e Tequila.
L’Autore riparte idealmente da lì, e ripercorre un nuovo pezzo di strada nella storia recente e non, attingendo a esperienze vissute, ad altre romanzate, a luoghi visitati, a musiche ascoltate e film amati. In sottofondo, cercando di lasciare tracce in questo mondo in continuo antagonismo tra bene e male, tra disuguaglianze crescenti e grandi momenti di solidarietà, prova a sottolineare come sia indispensabile avere cura della nostra terra, come la scienza e l’innovazione possano trovare vie nuove, come ci sia bisogno estremo di visionari che accompagnino l’umanità verso un nuovo futuro. Con ironia emergono gli errori di questa umanità, ma altresì la speranza riposta in chi verrà, una luce che ci ricorda come l’universo sia infinito: un invito a essere una foresta che cresce; a credere nei propri sogni e a lottare per realizzarli; l’antidoto per generare una nuova sensibilità nei confronti della natura e della fragilità dei tanti che faticano in questo Mondo.
Un romanzo in cui figure oniriche appaiono e provano a guidarci e chissà che in un Universo che scopriamo sempre più grande non siano già lì a osservarci.
Il volume ha un prezzo di copertina di € 15 ed è uscito in occasione del XXXVI Salone Internazionale del Libro di Torino.