Tre racconti. Tre epoche. Tre donne.
Una rivisitazione ironica e paradossale di tre figure di donne esemplari.
La vivace Isabellina percorre l’Europa tra i pellegrini di un Medioevo pieno di sorprese e incontri, diventando una santa sui generis; Velleda, nel Seicento degli attori girovaghi, dopo essere stata due volte sposa e vedova bambina, sperimenta un modo a dir poco originale di essere sorella; Miranda, graziosa e arguta, rimasta orfana di sua sorella gemella, cerca un marito adatto a lei in pieno Risorgimento. Ma la defunta sorella mette il becco in tutte le sue scelte e l’affare non sarà da poco. Tre ragazze forse non proprio virtuose, ma certo piene di risorse e molto divertenti. Sullo sfondo, anche se a volte solo citato, Bolzaretto Superiore, il paese prediletto dell’Autrice, presente in molte sue opere, inesistente ma più vero del vero, dalla precisa collocazione geografica nella pianura piemontese, dove accade sempre qualcosa di strabiliante.